Ho scelto questo argomento per due motivi: in primo luogo perché la moda da sempre è un argomento che mi interessa e secondo perché durante l’ultimo anno da quando ho cominciato a raccogliere materiale su questo argomento, mi sono resa conto che c’è un forte legame tra la moda e l’emancipazione della donna. Da qui è iniziato per me anche maggiore interessamento al tema.
Inoltre, c’è stato un altro passaggio. Mentre tentavo di approfondire il tema dell’emancipazione della donna e di come ci sono voluti secoli per raggiungere la situazione attuale, ho capito che parlare di diritti della donna significa parlare di tutti i diritti civili e che spesso la moda sia un luogo dove questi diritti vengono violati.
Ho capito infatti che la moda che tanto amo ha dietro un sistema economico fondato sullo sfruttamento del lavoro e causa di inquinamento. La moda può essere anche, però, un momento di ribellione a questo sistema.
Ho organizzato la tesina in tre parti:
1) nella prima ho provato a fare un breve percorso storico legando storia, arte, francese e ginnastica;
2) nella seconda ho proseguito il percorso legando geografia, letteratura, musica e inglese.
In queste due prime parti, ho evidenziato la figura di alcune donne che mi hanno particolarmente colpito e che mi hanno dato la possibilità di parlare del tema della tesina.
3) La terza parte, invece, tratta del tema dei diritti legati al mondo della moda. Lo spunto mi è venuto leggendo un articolo/ intervista ad Armani che durante questo periodo di pandemia criticava la moda fast-fashion. Da quell’articolo progressivamente anche la tesina si è modificata.
Quindi, questi temi sono diventati per me importanti durante la raccolta dei materiali e ho deciso di inserirli nella tesina, perché ho capito che trattare dei diritti delle donne vuole dire parlare di tutti i diritti.